Descrizione

In previsione di un esito vittorioso della prima guerra mondiale, il sindacalista Giulietti, già rifondatore della Federazione Italiana Lavoratori del Mare, propose che una piccola parte delle navi ottenute come risarcimento di guerra, fosse affidata alla gente di mare, a patto che le gestisse in cooperativa.

L’atto costitutivo dell’azienda venne approvato e firmato nel Settembre del 1918, a bordo del transatlantico Verdi e prevedeva che ogni marittimo poteva sottoscrivere azioni per un massimo di 5.000 lire.

La società disponeva di una flotta di 10 navi a vapore, 1 nave cisterna, 2 velieri ed 1 piro barca, per una stazza complessiva di 60.655 tonnellate.

Continuò ad operare, con alterne fortune, fino agli anni 90.