Fondata a Trieste nel 1895, la D. Tripcovich, Società di Armamento ed Agenzia Marittima diviene presto una delle più importanti compagnie di navigazione private dell’Impero austro-ungarico, grazie all’impulso del suo fondatore, Diodato Michele Girolamo Tripcovich.
Nel 1912 si trasforma in S.p.A. nasce così la D. Tripcovich Società Anonima di Navigazioni e Salvataggi che indirizza la propria attività anche verso operazioni di rimorchio e salvataggio marittimo, molto remunerative in un'epoca di frequenti naufragi.
Nel 1914 la flotta della Tripcovich è tra le più importanti dell'Impero. Dopo alcune iniziali difficoltà nell’immediato primo dopoguerra, nel 1922 la società si risolleva e ottiene un importante traguardo con la quotazione nella Borsa valori di Trieste.
Nel 1925, alla scomparsa del fondatore Diodato, il timone della società passa ai figli Mario e Oliviero, ai quali si affianca Goffredo de Banfield. Per la famiglia inizia un periodo proficuo, fatto di importanti relazioni politiche e risultati economici, che viene però interrotto dalla Seconda guerra mondiale.
Al termine del conflitto la flotta della Tripcovich risulta decimata: delle quindici navi mercantili se ne salvano solo tre di quelle adibite al salvataggio, e due su nove di quelle utilizzate nelle attività di rimorchio.
Malgrado le difficoltà la società riesce a riprendersi. Si dedica al recupero dei relitti affondati durante la guerra e orienta in maniera crescente le proprie attività verso il rimorchio navale, l’offshore e i lavori marittimi.
Nel 1954 la Tripcovich diviene concessionaria del servizio di Rimorchio navi nel porto di Trieste, e nel 1956 l’ONU le affida l’incarico di ripristinare la navigabilità del Canale di Suez, ostacolata dai relitti lasciati dalle operazioni militari.
La storia dell’azienda si conclude con un crac finanziario nel 1994, dopo quasi un secolo di marineria.